Dissincronia ventricolare sinistra nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata


Si ritiene che la dissincronia meccanica svolga un ruolo fisiopatologico nella insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata ( HFpEF ).
È stata quantificata la dissincronia sistolica ventricolare sinistra in 130 pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata con sintomi di classe NYHA II-IV, frazione di eiezione maggiore o uguale al 45% e livelli di NT-proBNP maggiori di 400 pg/ml arruolati nello studio PARAMOUNT, confrontati a 40 controlli sani con stessa età e stesso sesso.

La dissincronia è stata valutata mediante speckle tracking ecocardiografico in 2D come deviazione standard del tempo al picco di deformazione sistolica longitudinale in 12 segmenti ventricolari correlati alle misure della funzione sistolica e diastolica.

I pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( 62% donne, età media 71 anni, indice di massa corporea 30.2 kg/m2, pressione sistolica 139 mmHg ) hanno dimostrato una dissincronia significativamente maggiore rispetto ai controlli ( deviazione standard del tempo di picco di deformazione longitudinale; 90.6 vs 56.4 ms, P minore di 0.001 ), anche nel sottogruppo di pazienti ( n=63 ) con frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) maggiore o uguale a 55% e complesso QRS stretto ( minore o uguale a 100 ms ).

Tra i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata, la dissincronia è stata correlata a un più ampio intervallo QRS, a maggiore massa ventricolare sinistra e più bassa velocità di inizio di onda diastolica al Doppler tissutale ( E' ).

Una maggiore dissincronia è rimasta significativamente associata a una peggiore funzione diastolica anche dopo aver limitato l'analisi ai pazienti con frazione di eiezione maggiore o uguale al 55% e aggiustamento per età, sesso, pressione arteriosa sistolica, indice di massa ventricolare sinistra e FEVS.

In conclusione, l’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata è associata a una maggiore dissincronia meccanica rispetto ai controlli sani della stessa età e genere.
All’interno di una popolazione con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata, la gravità della dissincronia è correlata alla larghezza del complesso QRS, all’ipertrofia e alla disfunzione diastolica. ( Xagena2014 )

Santos ABS et al, Eur Heart J 2014; 35: 42-47

Cardio2014



Indietro

Altri articoli

Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...


L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...



Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...


ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...


Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...


L'ipertensione apparente resistente al trattamento ( aTRH ) è prevalente e associata a esiti avversi nell'insufficienza cardiaca con frazione di...


L'Acetazolamide ( Diamox ) inibisce il riassorbimento tubulare prossimale del sodio e migliora la decongestionazione nello studio ADVOR ( Acetazolamide...


La pre-insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( pre-HFpEF ) è comune e non prevede una terapia specifica oltre...


L’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) è in aumento in prevalenza ed è associata ad un...